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GUERRA E COMMERCIO
MACRON INCONTRA XI

GUERRA E COMMERCIO <BR> MACRON INCONTRA XI

Gli occhi della diplomazia internazionale sono puntati oggi sulla Francia, dove si svolge la prima visita da cinque anni a questa parte del presidente cinese Xi Jinping nell’Unione europea. Per il leader di Pechino è previsto un fitto programma di incontri, in primis col presidente francese Emmanuel Macron e con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. È pressoché certo che entrambi gli incontri saranno monopolizzati dai temi relativi agli squilibri commerciali derivanti dalle esportazioni massicce dell’ex Celeste impero verso l’Europa e alla crisi ucraina. In ambito economico, va ricordato che a settembre Bruxelles ha avviato un’indagine per stabilire se imporre tariffe punitive per proteggere i produttori comunitari dalle importazioni “selvagge” cinesi di veicoli elettrici più economici che beneficerebbero di sussidi statali. Per quanto riguarda la crisi ucraina, sia Macron che von der Leyen ribadiranno a Xi la richiesta di “fare pressioni” sul leader russo Vladimir Putin, che tra due settimane sarà a Pechino.  

La visita di Xi in Francia non ha mancato di provocare polemiche. “Non è adulando i tiranni che dimostriamo realismo”, ha dichiarato su France Inter, un indignato Raphaël Glucksmann, deputato europeo e capo della lista pubblica del PS-Place. La risposta è giunta sulla stessa emittente da Jean-Yves Le Drian, ex ministro della Difesa e degli Affari esteri, per il quale Xi Jinping “non è nostro amico, ma nemmeno nostro nemico”. L'ex ministro degli Esteri invita il governo a “parlare con la Cina senza ingenuità”, con “fermezza”. “Abbiamo dei disaccordi, diciamolo”, dice Jean-Yves Le Drian. È anche convinto che il presidente della Repubblica francese “non sia ingenuo”. “La Cina vuole darsi un ruolo geopolitico” ma “sappiamo bene che questo regime è sempre più autoritario e che il peso del Partito comunista cinese è sempre più forte”, lamenta.

Da parte sua, Human Rights Watch ha invitato Macron a “dimostrare intransigenza” nell’incontro con Xi sul tema dei diritti umani in Cina”. “Il presidente Macron – ha affermato Maya Wang, direttrice ad interim per la Cina dell’organizzazione per il diritti umani – dovrebbe chiarire a Xi Jinping che i crimini contro l’umanità di Pechino hanno conseguenze sulle relazioni della Cina con la Francia. Il silenzio e l'inazione della Francia sui diritti umani non farebbero altro che rafforzare il senso di impunità del governo cinese per i suoi abusi, alimentando ulteriormente la repressione in patria e all'estero”. (6 MAG - deg)

 

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